Novembre 2009, un mese di rivincite e di grandi soddisfazioni
Gentili lettori,
è proprio vero che quando si comincia a far girare la macchina, tutte le sue componenti iniziano a muoversi in sintonia e a prendere una forma. Una forma sempre più definita e sempre più gratificante per chi ha partorito le prime idee. Impegnarsi nella realizzazione di un grande progetto è un’impresa che coinvolge al massimo, anche dal punto di vista emotivo. Quando però i tasselli del puzzle cominciano a comporsi, ti rendi conto che valeva la pena mettere in gioco tutte le tue energie. A cosa mi sto riferendo? Alle iniziative supportate da IM da quando ha iniziato le sue pubblicazioni, ben 12 anni fa. Tanti progetti significativi, innovativi ed importanti, che stanno giungendo alla meta quasi contemporaneamente. Andiamo per ordine. IM è nato il 16 febbraio 1997 con lo scopo di offrire informazioni tecniche e burocratiche a quanti volevano avviare un Centro di Revisione Veicoli.
Contestualmente ha sostenuto l’attività di un Ente privato, l’attuale “Tecnostrada.it”, realizzando corsi di formazione per i Responsabili Tecnici dei centri di revisione. In quegli anni, la frequenza ai corsi non era ancora obbligatoria (lo è diventata nel 2003). Molti addetti ai lavori hanno comunque compreso l’importanza di una formazione specifica. Nei primi sei anni, oltre quattrocento tecnici hanno preso parte a trentadue edizioni formative. Il fatto più significativo è che la quasi totalità degli alunni ha ritenuto indispensabile sottoporsi volontariamente a un esame conclusivo. Già allora, per iniziativa dello scrivente, i Presidenti della commissione d’esame erano ingegneri della Motorizzazione, nominati dal Ministero dei Trasporti di Roma. La qualità ed il livello di preparazione raggiunto dagli allievi hanno favorevolmente impressionato i presidenti delle commissioni d’esame e quindi il Ministero dei trasporti, a cui i presidenti relazionavano. Nel 2003, infatti, sia con la modifica dell’articolo 240 del Regolamento di attuazione al Codice della Strada, sia con un accordo tra Stato e Regioni, i corsi di formazione per Responsabile Tecnico di linea di revisione auto e moto sono diventati definitivamente obbligatori. Ci ha molto gratificato scoprire che il piano di formazione approvato da Roma, suddiviso incinque moduli, fosse identico a quello da noi proposto. Oggi, dopo altri sei anni, tanti enti di formazione hanno approfittato di questa legge per realizzare qualche lucrosa edizione formativa. Solo “Tecnostrada.it” è però in grado difornire formazione in modo continuativo durante l’intero anno solare. Il corso, che si è concluso il 9 novembre, ha permesso a TECNOSTRADA di celebrare la 53^ edizione della sua attività con il lusinghiero bilancio di 742 tecnici abilitati. Ottimi risultati anche per le cinque edizioni formative del calendario 2009: la partecipazione di 123 operatori “diplomati”; il 100% di promozioni e una continua crescita di richieste di iscrizioni (dai 19 allievi per corso degli inizi agli attuali 28). L’edizione in programma a metà dicembre ha già raggiunto la metà del quorum consentito di allievi (30). Tecnostrada.it ha tenuto corsi in tutta Italia ed in particolare con una certa frequenza nelle città di Pisa, Udine, Verona, Bologna, Milano e Trento, acquisendo di fatto un’esperienza del settore unica a livello nazionale. Nessun altro ente può oggi promuovere i suoi corsi con lo slogan: “Diventa responsabile tecnico in 5 giorni”. Generalmente gli enti locali organizzano un corso di 30 ore, prevedendo almeno 8 10 lezioni serali distribuite in un lasso di tempo non inferiore ai due mesi. Per sostenere l’esame, i tempi minimi di attesa superano trenta giorni e una nostra indagine ha evidenziato, nel 2009, il 47% di bocciature (circa una su due). Stando così le cose, non stupiscono gli aumenti nelle richieste di iscrizione ai corsi Tecnostrada, strutturati in modo da consentire un’assoluta concentrazione degli impegni per glistudenti (il corso Tecnostrada inizia alle8,30 del giovedì mattina e termina alle17,30 della domenica sera. L’esameviene effettuato la mattina del lunedìsuccessivo e vanta il 100% di promo-zioni.)Questi sono fatti incontestabili.Sulle pagine di IM, dal lontano 2002,si promuove un contratto che oggi èstato definitivamente lanciato sul mer-cato con il nome di 200xCento.com.Un contratto che contribuisce afinanziare la nostra rivista e che offreinnovative possibilità di comuni-cazione. Che cosa ha di straordinario200xCento.com?Innanzitutto permette ad ogni aziendasottoscrittrice di entrare nel circuitovirtuoso di una comunità di acquisto,con enormi benefici dal punto di vistagestionale e commerciale:1) sfruttare una campagna promo-zionale molto incisiva in un segmentotrasversale di sicuro ritorno in terminidi crescita, 2) l’utilizzo di un’autovettura ad uso pubblicitario, (la gammavaria da Citroen C3 a veicoli di valore molto superiore), inuso gratuito per tutto il tempo del contratto.I due vantaggi offerti dal 200% alle aziende, la pubblicità el’automobile, si potenziano a vicenda . I cartelli pubblicitarimobili presenti sulla vettura danno visibilità e quindi impulsoalla comunità di acquisto con straordinari benefici per tutticoloro che decidono di farne parte. La commercializzazionedi 200xCento.com è seguita dalla società FP S.r.l., natacon il contributo di un gruppo di professionisti e imprenditoriche ha deciso di investire molte risorse in questo progetto.Ecco spiegato il mio enorme entusiasmo.Ho sempre sostenuto con caparbietà e sacrificio questopacchetto di servizi dal taglio fortemente innovativo ed oggiraccolgo il frutto del mio impegno: sono già tante le aziendeche hanno deciso in questo fine anno di sottoscrivere ilcontratto 200%.E non finisce qui. Molte altre iniziative meriterebbero unamia menzione. Per motivi di spazio, mi limiterò asegnalarvene soltanto un’altra, invitandoVi a scoprire il restoall’interno della nostra rivista.Il progetto di cui voglio parlare è legato al mondo deicollaudi dei veicoli e riguarda l’ormai raggiuntalegalizzazione del tuning, e non solo.IM sostiene da anni, almeno sei, che le strutture periferichedelle ex Motorizzazioni non riescono, da sole, a garantireun servizio efficace a costruttori, allestitori e trasformatoridi veicoli. Per questo motivo ci siamo esposti sia attraversole colonne del giornale sia con degli incontri diretti con ifunzionari del Ministero tutti i Trasporti, per supportare lerichieste avanzate da alcune associazioni di categoria.In particolare le richieste di Vai Sicuro, l’associazione cherappresenta a livello nazionale dei Responsabili tecnici deiCRV. Questi ultimi rappresentano la sola alternativa, validae rapida, all’operato dei funzionari della pubblicaamministrazione. “Vai Sicuro” ha incaricato Tecnostrada.itdi organizzare corsi di formazione per i suoi iscritti,mettendoli in condizione di proporsi come collaudatori,certificatori automotive che possano sostituire quelli dellestrutture pubbliche.La privatizzazione del sistema di omologazione dei veicoliè una soluzione già praticata con successo in altri paesidella Comunità Europea. IM, in questi anni, non si è solobattuta per l’ottenimento di una legge pro tuning, comealtri hanno fatto solo per i propri interessi personali, ma haimpostato un progetto di più ampio respiro.IM è stata, comunque, la prima rivista del settoreautomotive ad anticipare a metà gennaio 2009 i contenutidella legge, poi pubblicata sulla gazzetta ufficiale il 27febbraio successivo.Questi sono fatti incontestabili.Non solo.A seguito di queste iniziative e di mesi di trattative, il 16marzo è stato presentato alla Camera dall’onorevoleEmerenzio Barbieri del PDL il Ddl n. 2299.L’iniziativa di legge si è resa necessaria per la modifica delCodice della Strada che prevede la privatizzazione deiservizi tecnici, oggi monopolio della struttura pubblica.Il Ddl ha superato favorevolmente l’esame della IXCommissione dei Trasporti e sta proseguendo nel suo iterper l’approvazione delle Camere.Sono, dunque, tante le iniziative di IM che stanno giungendoal traguardo, grazie all’impegno di chi scrivente compreso ha sempre lottato strenuamente per la loro realizzazione.Questi sono fatti incontestabili.