Parigi e Carrara: parte da qui la rincorsa alla ripresa dell’automotive
Cosa sta succedendo? Per riprendere la marcia in Italia, il 1 novembre a Bologna primo grande convegno sulla legge per il tuning
Gentili lettori,
Ottobre 2008, mese che passerà alla storia per la più grande crisi finanziaria dall’ultima guerra mondiale. Le banche più famose americane stanno saltando come birilli sotto l’incalzare della palla dei mutui subprime.
Questa ecatombe, che ha costretto il Governo americano a iniziative senza precedenti per salvare l’economia a stelle e strisce, si sta ripercuotendo anche nel nostro vecchio continente.
Per il momento le banche italiane sembrano reggere l’urto, anche se, Unicredit sta avendo una altalena in borsa preoccupante.
Ovviamente, tutta l’economia mondiale ne risente ed in particolare quella automobilistica che sta segnando dei segni negativi a due cifre. Settembre 2008 a meno 13% rispetto lo stesso periodo del 2007: una tragedia.
Come fare? E’ in momenti come questi che si vedono le aziende solide, capaci di trovare nuove energie e risorse per riavviare lo sviluppo delle proprie imprese. E’ in questi momenti che le case automobilistiche invadono tutti i canali promozionali con le loro pubblicità, consapevoli che non si può rimanere passivi a subire questa crisi che diventerebbe deleteria per chi rimane al palo. Proprio per questo in questo periodo si pongono sul mercato sempre nuovi modelli e le case costruttrici si presentano massicciamente alle manifestazioni fieristiche per trovare una visibilità che altrimenti sarebbe difficile conquistare. Per questi motivi il Salone di Parigi vede il tutto esaurito tra gli espositori, così come il 4 X 4 Fest di Carrara, manifestazioni di inizio ottobre che inaugurano la stagione autunno - invernale 2008. Tutti i governi in questo momento sono allertati da ogni minimo sviluppo delle vicende internazionali e sono sensibili a proposte che possono in qualche modo riavviare il volano.
Proprio per questo riteniamo sia il momento opportuno per presentare nuove idee e nuove opportunità che possano facilitare la ripresa di un segmento in così forte recesso.
Dopo anni di tira e molla con le istituzioni questo è il momento propizio per ottenere dalle stesse un minimo di attenzione su problematiche che si trascinano da anni e che oggi potrebbero, se risolte, dare un forte e positivo scossone a tutto l’ambiente.
A Bologna il prossimo 1 novembre 2008 si terrà un convegno organizzato da Fits (Federazione Italiana Tuning Sportivo), Vai Sicuro (Associazione Nazionale dei responsabili tecnici delle linee di revisione) e Recta Civitas (Associazione Politico Culturale di estrazione cattolica) sul tema:
”La sicurezza Stradale attraverso l’omologazione degli accessori post market da regolarizzare sulle autovetture”, lanciato con lo slogan “Legalizziamo il Tuning con un Euro” che caratterizza già da mesi la promozione della federazione sportiva che ha deciso di avviare i prossimi campionati italiani solo quando sarà promulgata la legge tanto agognata e che permetterà di partecipare alle competizioni solo veicoli omologati.
Con questa iniziativa gli organizzatori vogliono moltiplicare le forze di tutte quelle organizzazioni che potrebbero trovare giovamento dalla conversione on legge della proposta che è già all’esame del sottosegretario con delega a Trasporti, il dottor Giachino.
Portare in porto questa norma in tempi ultraveloci vorrebbe dire parificare l’Italia agli altri paesi della comunità che già da anni si muovono con coerenza con questi bisogni, aprire le porte ad un mercato che vede centinaia di aziende e centinaia di migliaia di maestranze soffrire per la mancanza dell’applicazione delle norme internazionali, nonché dare fiducia ad un mercato, quello degli appassionati dell’auto personalizzata che sarebbero ben disposti ad investire tantissimo sapendo che finalmente le loro modifiche sarebbero finalmente regolamentari.
I dati del settore dovrebbero far riflettere chi oggi ha potere decisionale.
Inoltre si aprirebbe una nuova stagione per migliaia di operatori o tecnici oggi considerati di serie B che si vedono deprezzati, pur avendo le stesse responsabilità civili e penali dei funzionari della pubblica amministrazione e con le stesse capacità professionali, ma che possono di fatto operare solo su una parte del fabbisogno nazionale .
Questo convegno aspetta risposte da chi ha la possibilità con una modesta modifica dell’attuale impianto del codice della strada, di aprire nuove opportunità di lavoro e di riprendere la concorrenza con gli enti stranieri che oggi sono invece leader incontrastati del mondo dell’omologazione dei veicoli. Le necessità di bilancio dello stato non permettono di investire con l’assunzione di nuove figure professionali nell’amministrazione pubblica e per questo motivo questo settore ha la necessità di privatizzare un servizio che ormai nell’area di maggior necessità, la revisione, è in mano già al privato. Nel caso che le proposte scaturite dal convegno risultassero vane, non resterà che il ricorso in via gerarchica presso la Corte Europea di Bruxelles con l’apertura di infrazione per lo Stato italiano.
Questa legge che già nella precedente legislatura era arrivata a un metro dalla sua approvazione non può più attendere ulteriori ritardi e proprio per questo anche noi faremo per intero la nostra parte dando visibilità a queste iniziative.