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  EDITORIALE
Corsiario numero 71 numero 71 - anno 2007

Determinazione e fiducia in attesa dei collaudi privati
Professionalità ed aggiornamento normativo in funzione dell’utenza

Gentili automotivisti,
la tanto pubblicizzata spallata al Governo per l’approvazione della Finanziaria 2008 al Senato non c’è stata. Sarà un bene o un male per l’Italia? Questo lo sapremo in futuro. Ciò che sappiamo noi, è che rimane in sella questo Governo e che alcuni suoi disegni di legge, quindi, potrebbero finalmente essere convertiti definitivamente in legge, visto che hanno già ottenuto dalle Camere due approvazioni su tre. Ogni volta che cambia un’amministrazione pubblica, cambiano le persone alla direzione dei ministeri e quindi spesso, se non sempre, cambiano gli indirizzi. Non importa se quello che è stato già avviato ed ormai a buon punto è decisamente positivo per il relativo settore; quello che conta è cambiare, dare l’idea di qualcosa di nuovo, di diverso dal precedente. In questo modo si deve ricominciare ogni volta da zero. E noi abbiamo ricominciato daccapo già diverse volte. Ecco perché la nostra speranza è che rimanga questa amministrazione. Arrivati a questo punto sembra sia arrivato il momento di concludere il percorso avviato da anni, che ci porterà all’approvazione del Ddl relativo all’integrazione del Decreto Legge, già convertito in legge il 3 ottobre 2007 sulla sicurezza stradale. Tra le modifiche previste, per noi la svolta epocale è proprio contenuta nell’articolo 1 del Ddl già approvato in seconda lettura al Senato lo scorso 19 settembre ed in attesa della definitiva approvazione alla Camera. Il citato articolo sostanzialmente porterà la privatizzazione di alcuni collaudi che sino ad oggi sono di pura esclusiva delle ex Motorizzazione. Cosa avrà di così straordinario? Che finalmente si potranno applicarele leggi secondo quanto le stesse prevedono e non attraverso il monopolio di un ente statale che è schiavo di molteplici problemi a cominciare da una struttura obsoleta e poco formata, ma soprattutto poco orientata al servizio dei cittadini. Certe direttive europee che regolamentano le omologazioni dei veicoli sono sconosciute alla maggior parte di questi addetti ai lavori. Gli unici uffici ministeriali che sono ingrado di affrontarle sono i CPA (CentriProva Autoveicoli), dove si omologano quotidianamente dei veicoli e dove i tecnici sono pertanto costretti a mantenersi aggiornati. Gli stimoli sono diversi e l’ambiente di lavoro è probabilmente più professionale. Si è in contatto quotidiano con i migliori studi tecnici di progettazione ed omologazione veicoli d’Italia. Questo li obbliga ad aggiornarsi per non essere ridicolizzati da chi cresce a pane enorme, a test di verifica. Oggi la maggior parte di questi studi professionali devono affrontare la concorrenza del mondo globale delle case automobilistiche che servono, sono obbligati a confrontarsi con realtà estremamente preparate e formate e non possono permettersi il lusso di essere intralciati da funzionari incapaci. Fino a qualche anno fa in Italia tutto ciò che riguardava collaudi ed omologazioni era di monopolio dell’ente pubblico. In questo modo solo presso quell’ente ci si doveva rivolgere, come ancora per oggi, avviene per l’attività dell’articolo 78 del Codice della Strada (l’aggiornamento della carta dicircolazione). Dal '98 a questa parte, con l’entrata in vigore delle Omologazioni Europee i CPA si devono confrontare anche con la concorrenza di altri enti di altri stati.
A giovarne sono stati gli utenti e le aziende che finalmente possono scegliere dove rivolgersi per regolarizzare l’idoneità alla circolazione dei loro veicoli. Per questi motivi i tempi medi di omologazione di un veicolo si sono quasi dimezzati rispetto a 10 anni fa, ed in alcuni casi rispetto a certe procedure addirittura si sono ridotte di almeno ad un decimo. Non resta che completare il mosaico. Le norme internazionali già da tempo prevedono l’obbligo per gli stati membri di non mantenere dei monopoli specialmente nelle attività di pubblica utilità ed anche nell’automotive non ci si può sottrarre a questa regola. Proprio sulla base di questa norma prima o poi a questo passo ci si dovrà arrivare. L’unico ostacolo è quando si è a un passo dal traguardo, ma poi cambiano i governi, i ministri, e cambiano i funzionari e così si ricomincia daccapo. Aiutateci a raggiungere questo importante obiettivo con l’invio di una vostra e-mail di supporto sul nostro sito: www.tecnostrada.it o su quello di Mega Tuning. La Fits è servita a questo scopo, per mettere in moto i meccanismi politici che obbligano le istituzioni a prendere coscienza di un movimento che sostiene una passione e un diritto sancito da norme internazionali. Unirsi con un messaggio ai già 10.417 iscritti alla Federazione ci aiuterà a premere maggiormente sulle istituzioni. L’obiettivo è di presentarci tutti uniti all’Auto Expo di Padova organizzando un incontro per illustrare insieme alle istituzioni le modalità di applicazione delle nuove norme, già diventate legge nazionale.

Giuliano Latuga
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