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  EDITORIALE
Corsiario numero 61 numero 61 - anno 2006

Verso la privatizzazione dei servizi

Gentili lettori, siamo in pieno clima ferie a scrivere oggi il mio editoriale mi trovo in una condizione particolarmente surriscaldata. Ovviamente non solo per la temperatura esterna, ma per una serie di motivi che andrò di seguito ad illustrarvi e sui quali vi invito a riflettere. Innanzitutto siamo già in agosto, ma la nostra tariffa dei centri di revisione non è ancora stata adeguata a quella in linea con quelle europee.
Secondo punto, la notizia che il nuovo governo vuole completare con il secondo decreto Bersani la liberalizzazione di diverse altre attività. Orbene da voci ben informate si sta pensando di effettuare una vera rivoluzione negli uffici periferici del Ministero dei Trasporti.
Infatti che gli uffici denominati UMC siano sottodimensionati rispetto alle proprie competenze istituzionali non è certo un mistero, anzi tutti sanno che con le limitazioni delle assunzioni e i pensionamenti, si e provocato agli stessi uffici l’effetto di svuotarli rapidamente.
Voglio solo segnalare, per fare un esempio, che l’ufficio provinciale di Bologna dal primo di settembre avrà in forza due ingegneri: il direttore e solo un ulteriore elemento in grado di coprire i ruoli di questa categoria di funzionari, rispetto ai quattro sino a due anni fa (esattamente la metà).
Già da diverso tempo si ricorre ad alcune figure che sono chiamate ad assistere questi uffici turnando su più uffici provinciali, con la conseguenza di avere un ingegnere che durante una settimana lavorativa di sei giorni si trovi due giorni a Bologna, due giorni a Forlì e due giorni a Pesaro, comodo e soprattutto pratico!
Questa è una situazione al collasso e non può perdurare per molto tempo.
Proprio per questo motivo si cerca di rispolverare un vecchio tentativo che è quello di effettuare una fusione tra gli uffici della Motorizzazione e quelli del Pra, unendo di fatto diverse competenze. Infatti solo due stati in tutto il mondo hanno la doppia registrazione dei veicoli a motore con targa: l’Italia e la Repubblica Sudafricana.
Questa fusione permetterebbe di avere un solo registro e un solo interlocutore, inoltre di avere una maggiore disponibilità di personale.
In effetti non si risolverebbe il problema degli ingegneri, visto che nei Pra questa figura è quasi inesistente, ma permetterebbe di garantire degli uffici amministrativi efficienti.
Dove nasce il problema? Questo nuovo apparato sarebbe statale o parastatale o privato?
Stando ai limiti di spesa che ha questo governo dovrebbe trasformarsi in un ente privato, togliendo di fatto dei costi allo stato. La scelta di staccare il Ministero dei Trasporti da quello delle Infrastrutture potrebbe far pensare il contrario.
La mia riflessione, sempre stando ai ben informati è che esistono già da anni delle direttive che impongono la privatizzazione di questi servizi e già negli anni precedenti ci sono state leggi delega, per esempio, che dovevano completare la privatizzazione delle revisioni anche dei cosiddetti veicoli pesanti (oltre le 3,5 t).
Sono quindi convinto che se uno più uno fa due e da un lato le direttive parlano di liberalizzazione del settore ed dall’altro il ministro Bersani annuncia la liberalizzazione di alcuni settori dell’amministrazione pubblica il risultato non può che essere: la privatizzazione dei servizi tecnici che attualmente è in carico al servizio pubblico.
La domanda che nasce spontanea è: chi saranno questi privati?
Semplice basta andare a leggersi attentamente il contenuto della circolare 147/96 e le successive integrazioni per capire che i compiti dei controlli tecnici passerà in capo ad enti privati riconosciuti, come per esempio Deckra o Tecnostrada.
Proprio per questi motivi stiamo accelerando la nostra fase di affiliazione per mettere in condizione i migliori 300 centri di revisione di essere assistiti e certificati con lo scopo di diventare in senso assoluti i migliori del settore, in grado di eseguire inoltre diverse operazioni tecniche oltre alla revisione.
Leggete all’interno del nostro sito le nostre iniziative per comprendere meglio le nostre proposte.
Nel caso vogliate approfondire o saperne di più contattateci ai nostri numeri o alla nostra e-mail di contatto
info@tecnostrada.it.

Ovviamente a tutti buone ferie e un sereno relax, pronti in settembre ad intraprendere una nuova avventura entusiasmante.

Giuliano Latuga
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