businesscar, leader nel risparmio in auto aziendali

  EDITORIALE
Corsiario numero 60 numero 60 - anno 2006

14 luglio 2006: ne vale la pena?

Gentili lettori, i campionati del mondo di calcio e le novità del governo hanno contagiato anche noi.
Per questo motivo questo numero, per noi molto importante, il numero 60, esce con due settimane di ritardo.
Mentre con grande soddisfazione possiamo gioire alla vittoria della coppa del mondo di calcio ed anche noi ci uniamo al coro di persone che si sono complimentate con i nostri rappresentanti sportivi in Germania, lasciando le polemiche agli altri, non possiamo non prendere atto del disegno di legge che se così convertito porterà delle novità molto limitate nel nostro mondo automotive.
Definire il cosiddetto pacchetto Bersani – Visco una grande liberalizzazione dei servizi a favore dei cittadini ci pare molto utopistico.
Come al solito noi non vogliamo entrare negli aspetti politici delle varie decisioni, ma cerchiamo di stare ai fatti.
Lo stesso garante dell’antitrust ha apostrofato questa iniziativa come poco incisiva e molto timida. Infatti secondo l’alto funzionario poteva essere la buona volta che si poteva veramente liberalizzare i servizi a 360°, con le rimanenti privatizzazioni dei servizi, abusivo monopolio di alcune amministrazioni pubbliche.
I segnali in questa direzione c’erano tutti, ma non c’è stato il coraggio di intervenire in modo completo e definitivo.
E’ vero che il nuovo governo si è insediato da poco più di un mese, e che sulla poltrona del Ministero dei Trasporti si è appena seduto un nuovo ministro, l’onorevole Bianchi, a cui va il nostro in bocca al lupo e l’augurio di un proficuo lavoro per la comunità, ma ci corre ugualmente il compito di segnalare che nel settore automotive i servizi stanno tremendamente soffrendo.
Molti sono i temi sul tavolo e il nuovo Ministro dovrà, speriamo in breve tempo, dare risposte esaustive. Ne citiamo alcuni di interesse dei nostri lettori: le tariffe dei Centri Revisione Veicoli, che da fine 2004 attendono l’ufficialità del decreto ad un adeguamento della stessa promessa dal Capo Dipartimento ingegner Fumero. Giova ricordare che l’attuale tariffa è ferma dal 1997.
Un altro importante punto da risolvere è come si intende garantire la pluralità dei servizi automotive secondo le direttive europee, visto che a tutto oggi sono monopolio di una amministrazione pubblica sempre più ridotta alla classica coperta corta: la tiri da una parte e scopri l’altra.
Dobbiamo lodare l’impegno dei funzionari degli uffici periferici degli UMC, ma ovviamente con le risorse disponibili fanno anche loro quello che possono, lasciando enormi falle sui servizi ai cittadini. Da un nostro sondaggio in diverse province le patenti vengono rilasciane non prima di 4 mesi dalla loro richiesta, ed in altre si ariiva a 6, rispetto alla media nazionale di un mese e mezzo di solo 10 anni fa.
Si fa fatica a comporre i nastri di esame e questo e solo uno dei molteplici problemi da affrontare.
Infine il già citato disegno di legge ha apportato al nostro settore alcune modifiche che riteniamo interessante sottolineare e che nei prossimi numeri terremo sotto la lente di ingrandimento.
Innanzitutto, dico finalmente, viene assegnato all’ufficio dell’entrate, e non al Ministro dei trasporti, definire le modalità di detraibilità e deducibilità sugli autoveicoli trasformati in autocarro, spesso solo per motivi fiscali. Gli atti di vendita dei veicoli possono essere firmati direttamente presso gli sportelli dello Sta (cioè presso gli studi di consulenza automobilistica o presso i Comuni), togliendo tale servizio ai Notai. A questi era già stato da qualche mese rimosso il compito dell’atto di vendita dei veicoli nuovi. Sono state introdotte nuove disposizioni in tema di concessione alle concessionarie auto e ai mandati agli agenti di assicurazioni. Glissiamo per correttezza sulla diaspora dei tassisti che ha riempito centinaia di pagine dei giornali.

Infine gli studi professionali potranno farsi pubblicità. Voi direte cosa centra questa norma con il mondo automotive? In generale niente, ma per il nostro gruppo e per chi vorrà aderire alla nostra iniziativa:
Businesscar.it il primo network in Italia di certificatori e consulenti automitive certificata, vuole dire vedere raddoppiato il bacino di utenti per il nostro straordinario prodotto 200% il leasing di sviluppo aziendale. Con le prospettive per i SUV trasformati in autocarro, 200% si candida come il primo servizio/prodotto rivoluzionario degli anni 2000. Dopo ben 6 anni di lavoro e di sperimentazione per rendere questo prodotto efficiente ed efficace per coloro che vogliono avere in disponibilità una bella auto e non doversi più preoccupare sul modo di detrasela crediamo sia una gran bella prospettiva.
Per coloro che si apprestano ad andare in vacanza a godersi il meritato riposo il mio augurio di un relax in grado di ricaricare al massimo le pile, perché ci attende un autunno molto impegnativo.

Giuliano Latuga
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