Amici lettori,
sono di ritorno dalla mia ultima trasferta a Cosenza dove ho tenuto una docenza per i corsi di formazione per responsabile tecnico di linea revisione organizzati da Tecnostrada Srl. Questa trasferta ha seguito quella effettuata a Milano qualche mese prima sempre per le stesse ragioni.
Mentre l’aereo decollava da Lamezia Terme, mi sono balenate per la mente diverse considerazioni. Ho messo a confronto i due corsi a cui avevo partecipato con circa una ventina di persone quale platea totale, ma sinceramente non ho trovato nessuna sostanziale differenza.
Infatti, in entrambi i casi ho conosciuto persone motivate, impegnate a capire bene le cose importanti del loro mestiere, a decifrare il corretto uso di MCTC Net.
Tutte persone consapevoli che una svolta ci dovrà essere a breve, svolta che giocoforza provocherà dei ridimensionamenti nei numeri dei centri di revisione in grado di continuare la partita.
Abbiamo, insieme, cercato di capire come è possibile mantenere un centro di revisione con il numero medio delle revisioni all’anno.
Con 2.200 revisioni all’anno è matematicamente impossibile, alla tariffa in vigore, riuscire a non perdere cifre importanti.
I costi minimi della struttura di un centro di revisione:
- 1 responsabile tecnico: 30.000 euro;
Ammortamento di 120 mq 15.000 euro;
Ammortamento attrezzature 15.000 euro;
Totale costi annui 60.000 euro
Incasso 2.200 x 25,82:
56.810 euro;
Dunque, una perdita di oltre 3.000 euro e come si può ben vedere, considerando solo il minimo indispensabile come ammortamenti e personale, mentre da una nostra indagine le cose stanno in maniera decisamente diversa e in pratica molto più onerosa.
Questo vuol dire che al momento chi fa revisioni ha modo di integrare questi introiti con altre attività che sono direttamente collegate alla revisione.
Il rivenditore di auto cercherà di chiudere un affare, l’officina di fare le riparazioni, ma dal primo di luglio con l’avvento obbligatorio di MCTC Net cosa sta succedendo? Come faranno le officine a farsi pagare due volte il loro lavoro, se per caso durante le prove qualcosa non andrà bene?
Da un rapido calcolo, al 30 giugno almeno millecinquecento centri non risultavano in regola con le procedure MCTC net: come si stanno comportando dal 1° luglio? Sono costretti a barare e chi se ne accorge?
MCTC net era nato per garantire che le revisioni fossero eseguite in modo uniforme su tutto il territorio, ma la sensazione è che sia servito per lo più ai costruttori per aggiornare gli impianti con costi improponibili. Ma le officine tacciono, non si lamentano, salvo poche e rarissime situazioni, della tariffa non ancora aggiornata che oggi come oggi andrebbe almeno raddoppiata.
La svolta ci deve essere perché continuando così le cose si arriverà all’anarchia più totale.
Centri che fanno offerte promozionali, acquisti 5 revisioni ne paghi solo 4 (sconto netto del 20%), utenti che circolano con carte di circolazione brevi manu, per non parlare delle revisioni sui ciclomotori.
La svolta ci deve essere perché anche nel nostro paese le persone come quelle che hanno partecipato ai Corsi Tecnostrada e hanno dimostrato di avere la volontà di crescere professionalmente, devono vedere premiata la loro volontà e costanza. Siamo convinti che qualcosa si stia muovendo, ma crediamo che oggi solo aiutandoci tra di noi, trovando l’opportunità di sfruttare al meglio le nostre linee di prova potremo vincere questa durissima competizione fatta di patti sleali e di ricatti. Tecnostrada Srl ha realizzato una serie di servizi e prodotti che permettono ai nostri affiliati di poter sfruttare e ottimizzare al meglio le proprie attrezzature, potendo contare anche su un indotto che parla di molto lavoro da fare.
Oggi affiliarsi a Tecnostrada vuol dire garantirsi in un tempo medio un ammortamento sicuro di tutte le proprie attrezzature di controllo. Con i nostri Certauto e Certuning siamo in grado di offrire delle opportunità concrete di lavoro e di sviluppo. Inoltre, insieme potremo meglio contrastare chi vorrà sminuire la nostra crescita professionale a vantaggio di clientelismi e di sistemi che certamente non possono essere lo strumento corretto per chi intende svolgere questa attività secondo i principi di correttezza, trasparenza e professionalità.
Ormai Dekra Italia ci sta insegnando che la forza sta proprio nel gruppo omogeneo in grado di garantire ai propri iscritti opportunità alternative.
Proprio per questo il nostro prossimo convegno che terremo a San Patrignano il 2 ottobre sarà prioritariamente riservato a chi vorrà aderire alla nostra iniziativa per uscire dalle sabbie mobili che rischiano di soffocare le nostre attività lavorative.