Manca il personale alle Motorizzazioni? Non si riesce a svolgere l’aggiornamento
delle carte di circolazione? Corrono in soccorso le società di certificazione
Cari lettori,
Incognita Motorizzazione è lieta di comunicare ai centri di revisione ma soprattutto alle aziende allestitrici, che alcune operazioni di aggiornamento della carta di circolazione, fino ad oggi di esclusiva competenza degli Uffici Provinciali del Dipartimento dei Trasporti Terrestri, sono ora effettuabili anche da società di certificazione.
Ricordate la circolare ministeriale dell’anno scorso che ha sancito le procedure di montaggio delle pellicole oscuranti sui veicoli, che di fatto non prevedono alcun aggiornamento della carta di circolazione? La disposizione di cui si sta parlando è nella stessa direzione.
Andiamo per gradi e partiamo dalle pellicole: per questi la normativa appare chiara perché inserisce i vetri nell’ambito del campo di visibilità quale Sicurezza attiva (punto Cm) e in quello dei Vetri di sicurezza quale Sicurezza passiva (punto Dc) dell’appendice V all’art. 227 del Regolamento del Codice della Strada in cui sono indicate le “Caratteristiche costruttive e funzionali dei veicoli a motore e loro rimorchi” e per le quali si richiede obbligatoriamente l’aggiornamento della carta di circolazione.
Probabilmente la decisione di riconoscere ai privati l’espletamento di questa procedura, che sino a pochi anni fa era rigorosamente demandata agli Uffici Periferici della Motorizzazione, nasce da molteplici motivazioni. Prima di tutto, dalla carenza di personale e dal conseguente rischio di paralisi in caso di aumento di collaudi da evadere. Altri motivi sono sicuramente: un diverso approccio nei confronti delle organizzazioni private, che spesso offrono garanzia di serietà e professionalità alla stessa stregua delle strutture pubbliche; una prospettiva di adeguamento ai criteri antitrust imposti dalle normative europee che incoraggiano una sana concorrenza tra pubblico e privato, anche nei servizi offerti all’utenza.
Ancora, si ricorda come di recente, a fronte di precise richieste dei consulenti tecnici dell’Ascar, Associazione produttori e distributori di accessori e componenti speciali per autoveicoli (www.ascar.it), il Ministero abbia disposto il non obbligo di aggiornamento della carta di circolazione anche per il fissaggio dei cosiddetti kit estetici sulle autovetture.
La liberalizzazione è stata concessa a determinate condizioni, prime fra tutte il mantenimento, entro certi parametri, delle masse e delle dimensioni del veicolo allestito. Ovviamente, sarà necessario ricorrere a delle strutture certificatrici private in grado di garantire il rispetto della disposizione emanata. La società che con Ascar ha aperto una convenzione per i suoi importantissimi associati è Tecnostrada Srl che, tra l’altro, è parte integrante del gruppo Businesscar.
Ciò permetterà di regolarizzare migliaia di situazioni anomale, anche se il lavoro da svolgere è particolarmente impegnativo.
Infatti nel protocollo d’intesa sulle procedure operative da adottare, Tecnostrada Srl ha definito chi sono gli interlocutori da cui ottenere questo tipo di certificazione. Infatti, causa le particolari richieste tecniche indispensabili al fine della certificazione, potranno avere accesso a tale procedura solo i produttori allestitori o montatori dei kit estetici. I privati sono esclusi da tale iter procedurale e dovranno obbligatoriamente appoggiarsi all’azienda a cui hanno commissionato l’allestimento ed il montaggio di alettoni, minigonne, spoiler e cofano anteriore. Il motivo per cui i privati sono obbligati a chiedere l’aiuto degli allestitori è dovuto alla documentazione che è necessario produrre al fine di ottenere l’ambíto titolo autorizzativo. Oltre ai disegni ed ai documenti dei veicoli, sono richieste dichiarazioni di origine e montaggio dei costruttori e allestitori. La strada sembra ormai aperta, ma c’è ancora tanto da fare per regolarizzare un settore che ha bisogno di certezze per decollare definitivamente anche in Italia. Infine, si segnala ai titolari dei centri di revisione, che da questo numero la redazione ha avviato una campagna di sensibilizzazione per l’aumento delle tariffe ministeriali delle revisioni auto e moto.
L’iniziativa, che vuole sondare l’opinione dei lettori sull’argomento, sarà dettagliatamente esposta nei prossimi numeri. Nel frattempo si confida in una vostra attiva partecipazione!