Amici lettori, pare che finalmente il Ministero sia intenzionato a spingere sino in fondo il pedale dell’acceleratore, per completare l’iter delle norme e trasformare un’attività importante e altamente professionale - quella dei centri di revisione veicoli - da un’accozzaglia di improvvisazioni in un programma serio e in linea con le aspettative dei cittadini. E non solo: la comunità europea tuttora ci considera, e a ragione, la nazione meno trasparente nelle sue posizioni, tale da far sorgere spesso dubbi sulla corretta applicazione delle norme.
Si può ragionevolmente sperare di arrivare in tempi brevi (azzardiamo 2 anni) a completare - in modo completo ed esaustivo - l’iter per definire tutto il settore delle certificazioni automotive, in cui ogni procedura è chiaramente identificata e definita nel suo ruolo. Ma andiamo per gradi a chiarire quanto sopra accennato:
Innanzitutto il Decreto Dirigenziale del 20 giugno 2003, che conferma la volontà del ministero di attuare le procedure su cui basare il corretto esame dei veicoli a due e tre ruote e dei quadricicli a partire dal 1° luglio 2003; con questo decreto, infatti, si dispongono in via definitiva le modalità di applicazione della direttiva 97/24 CE sulle revisioni periodiche in tema di analisi dei gas di scarico. Dopo mille illazioni e tentativi di rinviare l’inizio di tale procedura, il decreto fuga ogni perplessità su tale intento.
Poi l’incontro tra Stato, Regioni e UPI, per definire il programma relativo all’emanazione delle norme mancanti per il percorso di abilitazione professionale dei Responsabili tecnici: durante l’incontro sono state stabilite le materie dei corsi di formazione, e la durata minima dei corsi stessi.
Infine il Decreto Ministeriale del 30 aprile 2003 pubblicato sulla GU del 18.06.2003, relativo all’individuazione dei soggetti legittimati a sostituire, in caso di assenza od impedimento, i Responsabili Tecnici per le operazioni di revisione periodica dei veicoli a motore.
Come si può ben vedere, nel giro di pochi giorni sono state emanate norme che si attendevano ormai da mesi, e che hanno dato una chiara indicazione agli addetti ai lavori. Ora tocca a noi darci da fare e impegnarci in quel processo di legittimazione che una categoria di professionisti quali i certificatori del settore automotive debbono ambire.
A tale proposito si è di recente costituita la prima e unica associazione dedicata alla tutela dei diritti dei Responsabili Tecnici a livello nazionale: l’associazione, che ha sede a Bologna, è stata denominata “Associazione Nazionale Vai Sicuro” ed ha come scopo sociale oltre alla tutela dei responsabili tecnici ed dei certificatori del settore automotive la realizzazione di un albo nazionale del settore.
Per promuovere le attività di tale associazione è stato indetto un convegno il 27 settembre 2003 a San Patrignano con il tema: Responsabili Tecnici e Certificatori Automotive: quale futuro?
Vista l’importanza della manifestazione invitiamo tutti gli interessati a fare opera di divulgazione tra i responsabili tecnici. Il comitato organizzatore si impegna a invitare importanti personalità per definire il quadro generale e specifico della categoria. Per aderire all’associazione, chi fosse interessato può chiamare la nostra redazione allo 0516014990 e chiedere del dott. Francesco Tasso.