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  EDITORIALE
Corsiario numero 31 numero 31 di dicembre - gennaio 2003


Incognita Motorizzazione compie sette anni!



Gentili lettori,

apprestandomi a scrivere questo editoriale mi accorgo di farlo con la stessa emozione e con lo stesso entusiasmo di sei anni fa, quando scrissi l’editoriale del numero 0. Sono passati sei anni dalla nostra prima pubblicazione e tutti i progetti che allora avevamo messo sul campo, piano piano si stanno realizzando. Il 2003 sarà pieno di novità e ci preparerà al 2004, l’anno dei grandi cambiamenti.

Il nostro settore è relativamente giovane: dopo la sua espansione verticale registrata fino al 2001, si assiste attualmente alla sua stabilizzazione a fronte di una maggiore richiesta di conoscenza specifica e professionalità. Per il 2003 si prevede un aumento annuo di oltre 5 milioni di revisioni grazie alle scadenze periodiche (quattro più due) introdotte anche per le revisioni dei veicoli a due e tre ruote. Non è ancora previsto il passaggio ai privati delle revisioni dei veicoli oltre le 3,5 t; per i rimorchi sino alle 3,5 t si è fermi alle revisioni di quelli immatricolati la prima volta nel 1990 e che dovevano essere revisionati nel ‘98 (le revisioni di questi ultimi, tra l’altro, restano di competenza dei soli Uffici Provinciali del DTT). L’orientamento è comunque quello di privatizzare e di offrire agli utenti la doppia opportunità di scegliere tra l’amministrazione pubblica ed i privati. Un esempio di passaggio di competenze storicamente pubbliche al privato è sicuramente rappresentato dallo sportello unico dell’automobilista che, sebbene mostra avere alcune difficoltà di partenza, permetterà ben presto agli utenti di effettuare un’immatricolazione o un passaggio di proprietà ed ottenere immediatamente e direttamente i documenti del veicolo.

Anche ai titolari ed ai responsabili tecnici delle linee revisioni veicoli si richiede maggiore professionalità: di esempio è l’obbligatorietà della formazione per i responsabili tecnici. Finalmente qualche Regione, su delega ricevuta dallo Stato, ha già elaborato un disegno di legge per la nostra categoria prevedendo corsi di formazione e commissioni d’esame ad hoc. Si prevede altresì l’obbligo per i responsabili tecnici di sostenere l’esame entro le due successive sessioni previste dalla legge stessa, per porre l’azienda nelle condizioni di non chiudere i battenti. Con grande soddisfazione possiamo dire che in base a questi disegni di legge tutti coloro che hanno frequentato il nostro corso avranno già di partenza un grande vantaggio. Infatti, il periodo di due sessioni entro il quale regolarizzare la propria posizione sarà raddoppiato a quattro. A tutti coloro che hanno negli anni passati sostenuto l’esame alla presenza dell’ingegnere della Motorizzazione contiamo di garantire un ulteriore vantaggio aumentando il periodo di validità del corso, ancora meglio speriamo di garantirgli la non necessità di sottoporsi all’esame in quanto questo obbligo è già stato assolto volontariamente.

Presa conoscenza del disegno di legge, per consentire ai nostri lettori di potersi meglio avvantaggiare nei confronti di questa legge, abbiamo accelerato la riorganizzazione dei corsi che avevamo momentaneamente sospeso l’anno scorso. Così facendo daremo l’opportunità a tutti coloro che non hanno frequentato un corso di formazione di poter godere di tale vantaggio, programmandoli sin dal prossimo mese di marzo.

Concludo con un breve riferimento ai convegni di dicembre dedicati alla revisione dei veicoli (Giornata di Studio Egaf e Convegno organizzato dal CLAAI-Napoli). Da entrambi si è evinta la lentezza con cui l’Italia sta procedendo a modificare le norme che ci permetteranno di adeguarci agli standard europei.

La sensazione è che il principale ostacolo risulta essere la forte burocratizzazione e l’applicazione di regole amministrative alle volte esasperate. Pensiamo che in questa direzione la collaborazione e soprattutto l’intervento di organizzazioni di rappresentatività qualificate quali associazioni e società specializzate del settore possano in qualche modo contribuire a snellire la macchina burocratica.

Colgo l’occasione per augurare un 2003 ricco di soddisfazioni e salute a tutti i nostri lettori.

Giuliano Latuga
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