Si profila un fine anno ad alta tensione
nel comparto della Motorizzazione Civile
Gentili lettori,
nei giorni scorsi ho partecipato ad un convegno organizzato dalla CNA di Genova a cui hanno preso parte diverse realtà politiche ed amministrative. Il tema dell’incontro era centrato sulla sicurezza stradale e si rivolgeva prevalentemente ai titolari e responsabili tecnici dei centri di revisione auto e moto. Il tema della sicurezza partiva dal disastroso incidente accaduto questa estate sull’autostrada dell’entroterra irpino.
Il conduttore della tavola rotonda, Maurizio Caprino, noto giornalista del Sole 24 Ore, è partito subito con domande molto interessanti.
La prima riguardava il concetto di terzialità sui Centri di revisione che dovranno rispondere a delle norme italiane che stanno per recepire una Direttiva Europea sul merito. L’ingegner Baccarini della Direzione Generale MCTC di Roma precisava che ancora le idee sono confuse poiché trattandosi di una direttiva anziché di un regolamento lo stato membro ha maggiori margini di manovra.
In ogni caso qualcosa sarà cambiato rispetto l’attuale normativa. A questo punto Caprino introduceva il secondo argomento che cadeva come un fulmine a ciel sereno. Con l’entrata in vigore dell’obbligo di revisione delle macchine agricole ed operatrici si è deciso e ripeto deciso che ci sarà una privatizzazione delle revisioni di queste tipologie di autoveicoli da sommare ai mezzi con oltre 3,5 t (i cosiddetti pesanti). Il direttore generale Arch. Maurizio Vitelli, pur rivendicando l’ottima qualità professionale espressa dai funzionari della Motorizzazione confermava questo orientamente da parte del Governo.
Questa affermazione stride molto con le informazioni che ci giungono dalle Motorizzazioni locali. Recentemente c’è stato un vero terremoto negli UMC di Reggio Emilia e Latina, con oltre 20 arresti. Le due iniziative giudiziarie sono state perpetrate contro collaudi e patenti facili da parte di organizzazioni senza scrupoli che procurano ingenti guadagni fraudolenti a questi funzionari compiacenti. Queste due vicende sono il frutto di indagini che hanno portato agli arresti sia di funzionari pubblici che di operatori del settore privato e si riconducono a meno di due mesi fa, ma negli ultimi anni sono stati coinvoti UMC di tutta Italia. Questa nuova direttiva poi ha previsto un ulteriore scatto in avanti sul fronte della preparazione professionale degli RT dei centri di revisione con la prevista qualificazione annuale.
L’ultima parte dell’incontro si è sviluppata sul cronoprogramma per l’applicazione del sistema MCTC Net 2. Una circolare del 27 settembre, pur lasciando invariate le scadenze dell’installazione dei software sui PC Prenotazione e Stazione al 31 marzo 2014 e delle attrezzature alla prima vista annuale dei costruttori effettuata dopo l’istallazione sui PC menzionati, introduce una regola pericolosa e scandalosa sulla quale lo stesso ingegner Fusco della MCTC non è stato in grado di rassicurare i diversi interventi della platea volti a stabile un principio indispensabile: la garanzia del prodotto acquistato. La nuova regola non prevede che le società di software ottengano il certifi cato ministeriale per l’omologazione del loro prodotto prima dell’installazione che poi garantirebbe agli acquirenti un acquisto sicuro.
Questa certificazione doveva essere rilasciata entro il 30 di settembre e cosa gravissima, nessuna società ha ottenuto il documento.
Non solo, il ministero si riserva pertanto, dal 1’ aprile, di staccare il collegamento a quei centri che pur avendo ottemperato a questa installazione non disponessero del relativo certificato. Una sorta di acquisto al buio con conseguenze devastanti. Sono diverse le società di software che forniscono il loro prodotto a oltre un migliaio di operatori. Il rischio è di trovarsi il 1° di aprile con la chiusura di migliaia di centri e tanti operatori licenziati. Ci auguriamo che questa vicenda venga chiarita al più presto e che qualcuno rinsavisca.
Certamente durante Autopromotec le aziende produttrici di attrezzature da noi intervistate si erano mostrate insolitamente sicure sulle scadenze stabilite dalla circolare di aprile che definiva il nuovo e a quanto pare ultimo cronoprogramma per il nuovo sistema..