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  IM 114 - ANNO 2013
Corsiario numero 114 numero 114 - anno 2013

Ogni inizio anno si fanno progetti, propositi, programmi
che già a febbraio ci siamo dimenticati

Gentili lettori buon anno.
Stavo guidando l’auto per giungere in azienda, quando ascoltando la radio sintonizzata sui canali di Isoradio ho sentito parlare di diversi argomenti che per altro tratteremo più diffusamente nel prossimo numero.
Alcuni sono derivati dalla sicurezza come per esempio si trattava l’argomento dell’acquisto dei ricambi di qualità pur non originali, altri sulla situazione commerciale e la convenienza di acquistare auto usate in questo periodo e poi la notizia delle notizie: il Salone di Detroit.
Questa manifestazione ha una grande rilevanza e una grande importanza a livello mondiale per diversi motivi. Citerò i due più importanti. Il primo perché in America dire Detroit è sinonimo di auto. Oramai tutto il comparto industriale auto motive è concentrato in questo distretto e pertanto da quando ti alzi a quando vai a letto respiri tutte le sfaccettature della produzione automobilistica. Il secondo perché questa è la prima fi era del settore all’inizio dell’anno. Per molti è ancora l’evento del settore più importante del mondo. Quest’anno erano annunciate ben 50 novità assolute mondiali e per la prima volta, in America, la partecipazione consistente di produttori cinesi che oggi sono per numero di veicoli prodotti leader incontrastati nel mondo con oltre 13 milioni di unità prodotte nel 2012.
Dentro la notizia la conferenza stampa di Marchionne Ad del gruppo Fiat – Chrysler che ha annunciato la fusione tra le due aziende. Risultato un’impennata del titolo del 6% in un giorno. Non solo, durante i proprio intervento, ha annunciato una serie di punti programmatici a cominciare dalla realizzazione di una partnerships con un gruppo cinese per la realizzazione di nuovi modelli a marchio Jeep per aggredire il mercato attualmente numero 1 al mondo. Appunto la Cina. Idee chiare e concise espresse in pochi minuti di conferenza dove si capiva esattamente dove il gruppo sta andando e che certamente si sta sempre più allontanando dall’Italia. In quel momento mi sono tornate alla mente una serie di persone di mia conoscenza che colgono i capodanni per realizzare i loro progetti.

Spesso ho dato la colpa alle agende che come tutti sanno sono annuali. Progetti spesso impegnativi ed importanti che potrebbero spesso cambiare la vita per davvero. Poi mi capitava di risentirli o rivederli a distanza di un mese o poco più e di quel meraviglioso castello c’era rimasta solo l’aria.
Molta gente è così, ha spesso buoni propositi e buone idee, poi non ha la costanza per realizzarle.
C’è sempre un motivo e una scusa per mandare all’aria tutto quanto. Qualcuno di mia conoscenza che di risultati ne ha visti parecchi dice sempre che il suo libro delle scuse non ha pagine. Le scuse sono un modo per deresponsabilizzarsi non solo agli occhi degli altri ma quel che è peggio ai propri. E’ un modo per addossare sempre a qualcuno o qualcosa una colpa per sentirsi meglio a seguito di un fallimento e mollare. Risultato, però, il progetto è naufragato. Questo è quello che conta.

Oggi il mondo è in continua evoluzione e non si può restare immobili. Bisogna saper ascoltare e guardarsi intorno. Oggi il nostro paese è ad un bivio storico. Di accettare una sfida affascinante e lottare per restare ai vertici mondiali per la sua genialità e qualità di ammodernamento, oppure destinato alla mediocrità straripante dalla quale meglio scappare. Cominciamo a scrivere progetti ambiziosi ed impegnarci con tutte le nostre forze per raggiungerli.
Può anche darsi di non centrare il 100% dell’obiettivo ma anche il 70 sarà sempre tanto di più di nulla perché si è rimasti fermi. Sarà certamente un’avventura che ne è valsa la pena affrontare perché in ogni caso davanti ad ogni viaggio non è la meta che ci fa sentire vivi ma è il viaggio stesso.

Riflettete e al prossimo mese per le verifiche.

Giuliano Latuga
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