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  IM 108 - ANNO 2012
Corsiario numero 108 numero 108 - anno 2012

Prossimi saloni auto: tra novità ed eredità dello scorso anno

Permettetemi un ricordo personale nella memoria di Lucio.


Lo scorso anno, il mondo dei motori è stato segnato da un momento cruciale: il salone di Ginevra che anche stavolta annuncia entusiasmanti novità. Come nella Primavera di Botticelli, abbiamo assistito alla nascita di qualcosa di nuovo, di una stagione che ha promesso e continua a promettere fecondità. In quella occasione, infatti, la “spalvalderia” di un tempo, la capacità di osare, da anni oscurate da un certo scetticismo, sono ritornate alla ribalta. Le offerte auto presentate sono state portatrici di un nuovo messaggio: effi cienza energetica si ma senza dover rinunciare all’ebbrezza che si prova nel guidare un’auto sportiva. Lo stesso ‘mood’ ha caratterizzato il salone di Francoforte, svoltosi sei mesi dopo, in un momento in cui l’euforia primaverile era stata spenta da quella che sembrava una crisi senza via d’uscita. E invece, l’industria auto ha saputo reagire. A livello mondiale, le vendite auto, seppur in lieve ribasso, non hanno subito una totale battuta di arresto anche grazie ad un accresciuto desiderio di mobilità proveniente dalla Cina, ai segnali di ripresa del mercato statunitense e al boom economico vissuto dai paesi emergenti ed, in particolare, da India e Brasile. Anche a Francoforte, nonostante la crisi globale, le case automobilistiche si sono dimostrate più coraggiose, energiche e propositive.
L’accento più che sulla promessa di un domani eco-friendly e sull’affermarsi dell’automobile SUV concetti che hanno caratterizzato il periodo tra il 2005-2010 e che non sono stati comunque accantonati, è stato posto sulla possibilità di scegliere a seconda di gusti ed esigenze e di prendere quindi in considerazione anche modelli dalle dimensioni più contenute ma anche più veloci. La ridotta attenzione per la green energy non ha signifi cato un totale calo di interesse. Sebbene l’acquisto dell’auto elettrica raggiunga percentuali ancora basse, soprattutto negli Stati Uniti, ciò non vuol dire che l’elettrifi cazione dell’auto non si verificherà. Avverrà di certo ma occorre del tempo e il mondo dell’auto, lungi dall’affi darsi ad affrettate ed errate previsioni, ne è ormai consapevole. E’ emersa, infatti, dalle iniziative sopra citate, la consapevolezza secondo cui il futuro dell’auto a batteria è solo urban. Ciò nonostante diversi sono stati i nuovi modelli di auto elettrica presentati e che vale la pena di ricordare anche quest’anno, tutti accomunati da un’architettura costruita su misura e dall’intento di garantire una guida piacevole e una migliore visibilità. Il 2011 ha pertanto lasciato un’importante eredità: l’industria ora è in grado di produrre auto in grado di coniugare eccellenti prestazioni con bassi consumi e prezzi accessibili.
E tale trend sembra caratterizzare anche il salone di Ginevra, in programma dall’8 al 18 marzo. Uno stile energico, sportivo, agile, intuizioni e spunti provenienti dal mondo dell’auto nel suo complesso, un ulteriore perfezionamento dei traguardi sinora raggiunti, i principali aspetti sinora emersi, tutti ben coniugati con una certa sensibilità che, per alcuni grandi nomi, europei e non solo, si tramuta in una vera e propria crociata all’insegna della sostenibilità. Un’ampia e diversificata offerta per assecondare tutte le tasche ma, in primo luogo, l’esigenza di compiere la scelta più appropriata che, in tempi duri, è d’obbligo. Non potevamo chiudere questo editoriale senza ricordare un amico che non c’è più. Lucio era un grande appassionato di sport e di motori. Le sue canzoni resteranno a testimoniare quanto fosse legato a questo mondo come tanti emiliani e bolognesi che lui rappresentava in tutto il mondo.
Un piccolo ricordo personale. Nel lontano 1983 venne nel mio studio per trasformare una Toyota BJ 40 in autocarro da trasferire alle Tremiti. Ogni volta che si scendeva all’isola di San Domino
e si risaliva la strada che portava nel paese la vedevi parcheggiata a dominare l’insenatura e la sua barca alla fonda e subito pensavi a Lucio. Un’immagine indimenticabile e oggi anche per me tanto malinconica.

Giuliano Latuga
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